IL RAFFREDDAMENTO DELLA LASTRA PIANA IN RELAZIONE ALLA DISTRIBUZIONE DEGLI UGELLI
l funzionamento di un solo ugello che scarica aria compressa contro una superficie senza ostacoli interposti è evidente, la distribuzione del flusso è assial simmetrica con andamento della velocità decrescente mano a mano che ci si allontana dall'asse del getto nella direzione dello scarico. La spinta che consegue non è uniformemente distribuita, ma i picchi di pressione seguono l'andamento del pattern degli ugelli. Il cambiamento del percorso del fluido è indotto dalla presenza della barriera creata dal vetro che emette energia e produce anche il riscaldamento con un aumento del volume specifico del fluido di raffreddamento.
Tutto cambia quando numerosi ugelli producono correnti che si ostacolano a vicenda e i flussi si adattano alle differenze di pressione cercando i percorsi più agevoli nella ricerca della pressione più bassa, ma il raffreddamento è fondamentalmente associato al riscaldamento del fluido elaborato.
Senza voler entrare in una spiegazione più completa e complessa valutiamo le conseguenze sul raffreddamento del vetro che deve trasferire all'aria gran parte della sua energia termica, con l'obiettivo di ottenere una uniformità nel tensionamento delle lastre, condizione benefica per la stabilità e resistenza dei manufatti.
La progettazione delle soffianti di tempera è argomento complesso essendo molto variabili le condizioni geometriche rappresentate da lastra/ugelli che risentono delle dimensioni e delle distanze. Una regola generale da seguire è che il comportamento del sistema risente della pressione di alimentazione del pacco ugelli e del riempimento completo del plenum della soffiante che mediamente funziona meglio nella distribuzione dei flussi e della loro energia mano a mano che si aumenta la pressione, infatti aumentando la pressione aumenta la velocità di scarico e proporzionalmente aumentano le perdite, quindi si abbattono le differenze locali omogeneizzando la pressione con un aumento a monte. Va da se che a bassa pressione le soffianti spesso non alimentano gli ugelli tutti nella stessa maniera, quindi attenzione con gli spessori grandi che risultano spesso non omogeneamente raffreddati e tensionati. Conviene aumentare la pressione e proporzionalmente la distanza tra vetro e sezione di uscita degli ugelli.
La spinta genera sovrapressione e il fluido cerca percorsi più liberi attraverso i quali perdere energia potenziale acquistandone di cinetica compatibilmente con gli ostacoli forniti dai rulli di appoggio e il vetro. Spesso quando si agisce sulle distanze la differenza sopra sotto diventa enorme e addirittura in alcuni punti si raggiungono depressioni consistenti e aree che non vengono raffreddate.