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martedì 22 novembre 2011

IL PROBLEMA DELL’APPOGGIO NEI FORNI OSCILLANTI

Il calcolo del passo rulli ottimale andrebbe definito con considerazioni energetiche e geometriche, per quanto possibile approssimando il riscaldamento della lastra a quello di una massa rigidamente isoterma, riferendo le deformazioni solo alla variabilità dell’appoggio locale. In realtà durante il movimento in presenza di oscillazioni accade diversamente e le estremità delle lastre subiscono perdita di rigidezza a causa del riscaldamento preferenziale reso critico dall’appoggio che può divenire pericoloso durante le soste. Limitiamo queste considerazioni alle difettosità testa coda ricordando che i danni alla planarità delle lastre si configurano in abbassamento e incurvamenti del profilo che mantiene la sagoma originaria solo nei punti più sporgenti verso l’alto (poco deformati perché appoggiati sulla sommità dei rulli). Si fa notare che le ripartenze nel senso dell’avanzamento costringono la testa e la coda a bruschi recuperi di quota al momento del contatto con il rullo che viene impegnato verso la fine del riscaldamento e tali deformazioni sono irrecuperabili (fascia luminosa a circa 20cm dalla testa).
La figura successiva mostra la deformazione di una lastra surriscaldata in corrispondenza della sosta prima dell’espulsione.

Fase finale riscaldamento: deformazioni residue distribuite
Fase finale riscaldamento: deformazioni di testa (circa a passo rulli)